Hervè Barulea in arte Baru, francese di padre italiano, è tra i più grandi autori della scena. Nel 2004 realizza L’arrabbiato, opera in due volumi pubblicata in Italia da Coconino press nel 2005.
Il protagonista, Anton Witkowsky, è un pugile d’origine polacca della banlieue parigina. Vuole fare un sacco di soldi per ottenere quel riscatto sociale che sente di meritare. Anton è un ragazzo difficile che attraverso lo sport esprime il suo furore e il suo carattere. La famiglia non condivide la scelta di abbandonare la scuola per tentare la carriera, anzi lo frena, riuscendo solamente ad alimentarne la rabbia e di conseguenza la potenza dei colpi. Un figlio indomito che ha scritto nel destino quello di scalare il mondo e la società. La madre sembra capire, il padre no. Ma Anton va dritto per la sua strada a discapito degli affetti più cari. Otterrà tutto: titoli, successo, donne e grana. Ma non troverà pace, mai. Troverà l’amore e sarà il suo unico KO. Un KO devastante nel bene e nel male. Anton è cieco dalla rabbia, una rabbia senza misura, ma ha un cuore grande così. In fondo è un ingenuo e questo lo rende vulnerabile. Non si piega a nessun ricatto e non si svende per nulla al mondo e siccome è incorruttibile cercheranno di calunniarlo, di spodestarlo e di fregarlo. Ma proprio nel momento in cui è “alle corde” ritrova le sue radici e attraverso un calvario legale diventerà un simbolo di giustizia sociale e finalmente avrà un po’ di pace.
Un eroe anomalo, tipico della poetica di Baru. Un narrazione di genere che nel genere vede solo un pretesto per raccontare poeticamente una visione del mondo. Un fumetto imprescindibile di un autore di primissimo livello, una delle colonne portanti della scuola francese.
Progetto 900
Fumetti - Fumetti
Coconino Press
2005
brossura
70
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