Luca Ammirati ci racconta “Se i pesci guardassero le stelle”
A dicembre ho avuto il piacere di essere invitata personalmente dalla DeaPlaneta libri per l’anteprima del libro “Se i pesci guardassero le stelle” di Luca Ammirati, uscito nelle librerie pochi giorni fa.
Io l’ho letto e recensito per la mia pagina instagram @lovebooks.madda
Mi è piaciuto molto leggere questo libro perché è leggero, semplice e divertente. Nella sua semplicità ha molto da dire: soprattutto il fatto che Samuele, il protagonista del libro, incarna un po’ tutti noi, noi che abbiamo un po’ paura, ci poniamo dei limiti nel cambiare la nostra vita ed inseguire i nostri sogni.
Nel libro si riesce a percepire, inoltre, l’atmosfera di Sanremo e di Perinaldo, luoghi che stanno molto a cuore all’autore.
Per essere il primo libro di Luca Ammirati io lo promuovo a pieni voti e spero in un altro suo romanzo.
Questa la recensione che ho scritto sul mio profilo instagram.
“Il romanzo ha come protagonista Samuele, un trentenne insoddisfatto della sua situazione lavorativa molto precaria che rispecchia, purtroppo, la maggior parte dei giovani di oggi. Dei tanti lavori che fa, uno solo lo soddisfa veramente tanto: il suo lavoro all’Osservatorio di Perinaldo, un paesino sopra Sanremo.. Ed è lì, in una notte magica come quella di San Lorenzo, dopo una giornata monotona e stancante, incontra Emma. Emma di cui sapremo poco o niente, Emma che lo farà diventare matto. Samuele, insomma, da quella notte, avrà un solo scopo: quello di ritrovarla e non sarà per niente facile. Il vero protagonista del romanzo però non è Samuele ma Galileo, o meglio Leo, il piccolo pesciolino rosso che fa da coinquilino a Samuele. Leo, seppur silenzioso, ha molto da dire e in un certo modo aiuta il nostro trentenne nel prendere coscienza di ciò che vuole essere; sì perché nel libro sono presenti sogni, desideri e valori”.
Vi lascio con l’intervista fra l’autore e Stefano Izzo, editor della narrativa italiana di DeaPlaneta libri
La prima cosa che ti chiedo è di presentarti, così, banalmente, per farti conoscerti un po’.
Luca Ammirati, trentacinque anni, Sanremese. La cosa particolare è che c’è molto di me nel romanzo a livello di luoghi ed ambientazioni. Ho immaginato questo trentenne, un po’ arruffato, goffo, impacciato che ha grandi sogni nel cassetto, un po’ come tutti noi, che combattono la dura realtà. Vorrebbe diventare un creativo pubblicitario, ma i suoi progetti vengono sempre respinti e così, come fanno un po’ tutti, si accontenta. Di giorno è un reporter precario, malpagato, che si aggira per le vie di Sanremo con la sua bicicletta. Mentre la sera sfoga il suo animo poetico in un piccolo Osservatorio Astronomico, quello di Perinaldo, un borgo poco sopra Sanremo, dove guarda il cielo ed interroga le stelle ed in qualche maniera vede lassù i suoi sogni e i suoi desideri e spera di poterli, prima o poi, raggiungere.
Nel libro si racconta proprio la difficoltà, quella parte un pochino poetica dell’avere paura del domani. Samuele è una persona costantemente in ansia, terrorizzata dall’imbarazzo di non essere all’altezza in qualsiasi cosa faccia, infatti gli va male in quasi tutti i campi: in amore, al lavoro. Nonostante tutti gli sforzi ha la sensazione che le cose non cambino mai veramente. Questo naturalmente lo scoraggia fortemente, ha questa sensazione di girare a vuoto, di non poter mettere la testa fuori da ciò che è il suo quotidiano. Però ha un grande pregio quello di non arrendersi.
Ecco, sfortunato in amore perché non ha ancora trovato la persona giusta, come spesso accade. Sennonché, una sera molto speciale, in un luogo altrettanto speciale, arriva qualcuno…
Sì, quello che dicevo anche poco fa, a volte la vita ci sorprende. Samuele, viene lasciato sostanzialmente da tutte le donne perché non è un uomo pratico, guarda il cielo anziché stare con i piedi per terra. Ma nell’osservatorio Astronomico di Perinaldo in cui fa da guida nella notte delle stelle cadenti, la notte di San Lorenzo, la più romantica dell’anno, quando tutti se ne sono andati, sente spingere il portone e si affaccia. Inizialmente non vede nessuno, poi invece c’è questa ragazza: Emma. Emma che dice, appunto, di chiamarsi Emma ed essere un’illustratrice per bambini, una ragazza sicuramente interessante. Tra i due scoppia un certo feeling; ed uno come il nostro Samuele ci mette circa cinque minuti per rimanerne folgorato. Lui ne approfitta di questa serata magica, del cielo stellato meraviglioso, spiega alcune delle costellazioni come è solito fare con i visitatori dell’Osservatorio. Ci sono alcune situazioni romantiche che sembrano far andare tutto a gonfie vele soprattutto quando riesce ad invitarla a casa. Il problema è questo: è quasi l’alba, lui ha avuto una giornata particolarmente stressante e stancante e tutte queste emozioni lo hanno provato fortemente; Emma si attarda poco più del dovuto in bagno e il nostro Samuele commette l’errore più imperdonabile, il più madornale, il più terribile che potreste immaginare in una situazione del genere: si addormenta.
La mattina dopo, quindi, quando si sveglia ha solo un nome, non un cognome, una professione. Entrambe le cose ipotetiche, vaghe e un’altra traccia…
Una traccia molto speciale perché naturalmente quando si sveglia Emma è scomparsa nel nulla, la cerca, la chiama, ma non la trova, alla fine va in bagno e allo specchio trova l’impronta delle sue labbra, l’unica traccia che gli rimane di questa ragazza. L’unica traccia che gli faccia credere che non si sia sognato tutto. Samuele andrà alla ricerca di Emma, ma inizierà anche a dubitare della sua salute mentale.
Si aggrapperà a questa traccia, a questo nome, per rintracciarla. Non sarà facile, nel frattempo si rivolgerà agli amici. E poi c’è l’amico migliore di tutti… Galileo. Chi è?
L: Leo è un pesciolino rosso che vive nella sua boccia retrò, un pesce particolare perché è imperturbabile, lui va avanti e indietro e la vita non gli cambia poi tanto. Samuele gli racconta le sue giornate e lui ogni tanto abbozza, ogni tanto lo schernisce. Leo è un po’ una star del romanzo. Ci siamo immaginati questo pesciolino che raccoglie gli sfoghi di Samuele ed ha una grande lezione dentro di sé. Leo ha il grande pregio di essere silenzioso mentre i suoi amici ribattono o incoraggiandolo o scoraggiandolo; Leo invece ascolta, è l’ascoltatore perfetto in un mondo dove farsi ascoltare e dare ascolto sta diventano sempre più complicato.
Narrativa
DeA Planet
2019
336