Prima che ti veda
Prima che ti veda l’alba
certe notti lasci suonare i passi
in un surreale silenzio romano
tinto dai lampioni e da vecchie compagnie
sei un microscopico esercito di ricordi
di cui non parli
assopito dall’alcol e dal ripetersi di discorsi
che avresti già sentito e detto
ti affidi alla notte e a questa città
che ti tiene a galla
insieme a qualcuno che esiste
e che è scritto nella tua vita
ma solo tra pagine nascoste
cerchi un posto
trovi un posto
ti siedi e ordini acqua
e le parole vanno da sole
si infilano come in una busta in quelle notti
e nella pancia di una mongolfiera di carta
finche l’alba non cancella le prove di quei passi
e con un solo abbraccio
hai di nuovo ritrovato e perso
alcune anime
raccolte alla fine di una festa
dopo un tango consumato
e quartieri di parole
dove la donna più bella
è sempre Roma
spettinata dal vento
M. Medensky con illustrazione di Sisto