Di Isabella Mariucci Iacolenna
ABUELITA
(NONNINA SI PERSE AL MERCATO VENERDI’ NELL’ORA DI PUNTA IN UN GIORNO DI PIOGGIA )
Nonnina era una donna piccina, amava i gatti, le pesche coi fichi secchi e profumava di viole.
Ogni venerdì Nonnina mi portava al mercato nell’ora di punta, spesso pioveva ma non le importava, comprava pesche e fichi secchi poi mi stringeva la mano e di corsa mi portava in collina.
Nonnina mi raccontava sempre che su quella collina sotto al grande albero conobbe mio nonno.
Lei era giovane e piangeva per Pedro, il suo gatto che era rimasto incastrato fra i rami.
Il nonno che passava di lì si arrampicò e lo salvò, così per dire grazie Nonnina lo baciò.
Si amarono tanto diceva, finché non scoppiò la guerra che con il suo odio tutto distrugge e tutti separa.
Prima di partire il nonno la portò sulla collina e le disse di aspettarlo lì ogni venerdì con un cesto di pesche e fichi secchi, perché quando sarebbe tornato, sarebbe stato stanco e affamato ma di certo ancora più innamorato; così se ne andò e Nonnina lo aspettò.
Ogni venerdì Nonnina, sotto quell’albero in collina lo aspettava, il tempo passava e Nonnina aspettava.
Lo aspettava, mentre aspettava mia mamma.
Lo aspettava mentre mia mamma mi aspettava.
Lo aspettava con me tutti i venerdì su quella collina sotto al grande albero con un cesto di pesche e fichi secchi, e io mi addormentavo fra le sue braccia cullato dal suo profumo di viole.
Un venerdì, come ogni venerdì andammo al mercato, comprammo le pesche e i fichi secchi
ma quando le strinsi la mano per andare di corsa in collina Nonnina non c’era più.
Mi guardai in giro spaesato e la vidi che correva via con un gatto, le corsi dietro ma sparì.
La cercai ovunque e con me la cercò tutto il mercato finché la trovammo, Nonnina dormiva rannicchiata in una cassetta di cavoli, aveva il volto disteso con un gran sorriso e sembrava più piccina di me.
Mi dissero che non si sarebbe più svegliata, mi venne da piangere ma quando alzai lo sguardo vidi di nuovo quel gatto, correva verso la collina e allora sorrisi perché fui certo che Nonnina era già lì, sotto al grande albero con un cesto di pesche e fichi secchi, stavolta, finalmente, insieme a mio nonno.
Non scorderò mai quel venerdì, era l’ora di punta e in quel giorno di pioggia Nonnina si perse per ritrovare il suo Amore.
Io mi chiamo Pedro, amo i gatti, le pesche coi fichi secchi e il profumo di viole.
L’llustrazione in copertina è di Isabella Mariucci Iacolenna