CONTRORA
Io esco alla controra
Quando la strada è vuota
Io esco alla controra
Quando la gente mangia e non mi vede
Non c’è rumore a quell’ora
Il paese pare addormentato.
Anche se il sole è forte
E mi illumina il viso
Siamo soli io e lui
E non mi fa paura
La ruga che ho sul viso.
LA CROCE
IO ATTENDO, MI FERMO, NASCOSTO.
IO PREGO UBRIACO, MALDESTRO.
IO ASPETTO CHE SI APRA UN VARCO.
HO TANTI SPILLI NELLA TESTA,
HO IL CUORE CHE MI SUSSULTA IN GOLA .
IO TREMO E MUOIO DI VERGOGNA,
MA NON IMPLORO.
LASCIO CHE LA NOTTE PASSI.
HO UN COLTELLO PIANTATO NELLA SCHIENA
E LA SPINA DI UNA ROSA CHE MI TRAFIGGE IL CUORE.
HO LA SPERANZA DI UN NAUFRAGO DI TOCCARE TERRA, MA NON LA CERCO.
IO ATTENDO, MI FERMO NASCOSTO.
IO PREGO UBRIACO, MALDESTRO.
IO ASPETTO SOLO CHE SI APRA UN VARCO.
HO I MIEI NEMICI FERMI SULLA SOGLIA, MA NON LI SCANSO.
IO AVANZO CON LA BAVA ALLA BOCCA E IL CUORE INFRANTO.
IO CADO ESAUSTO E SANGUINO, MA NON CHIEDO AIUTO.
HO IL CUORE CHE MI SCOPPIA IN PETTO, MA NON LO ASCOLTO.
IO TREMO ANCORA DI VERGOGNA E PIANGO DI SOLITUDNE,
MA NON SOCCOMBO.
ASPETTO CHE LA NOTTE PASSI, MA NON MI ILLUDO.
ASPETTO SOLO CHE LA NOTTE PASSI, MA NON MI ILLUDO.