Eccellente l’iniziativa che proviene dal mondo delle spettacolo di dar vita a “La Giornata dei Camici Bianchi” il 20 febbraio di ogni anno.
Il progetto e’ partito dal regista, scrittore e drammaturgo turco, naturalizzato italiano, Ferzan Ozpetek, regista di film quali: Le fate ignoranti, Mine vaganti, Saturno contro, Napoli velata, Rosso Istambul e che sta riscuotendo un grande successo nel mondo artistico e culturale.
La SIAE rimetterà nelle mani del Senato e del Presidente della Repubblica il progetto per renderlo attuativo.”E’ questo” afferma Ozpeteck “il lato positivo del terribile virus, una riscoperta solidarietà, un sentimento di condivisione che si era affievolito. Medici, infermieri che partono per gli ospedali del nord, che si adoperano per chi ne ha più bisogno. Non dimentichiamoci però, prosegue il regista, di quanti di loro hanno perso la vita per gli altri. Un domani, tra 10 o 20 anni, saremo chiamati a parlarne, non dovremo dimenticarci di loro. Come alla fine della seconda guerra mondiale non vennero dimenticati i morti sul campo di battaglia, così noi oggi, che siamo La Storia, abbiamo il dovere di non dimenticare i nostri “eroi” e per questo, per non dimenticare, chiediamo che venga designata ogni 20 febbraio La Giornata dei Camici Bianchi. Il 20 febbraio infatti fu il giorno in cui un medico italiano decise di fare il primo tampone che evidenziò l’esistenza del Covid-19″.
La Giornata dei Camici Bianchi, volta a ricordare tutti quei medici, infermieri, portantini, che hanno perso la vita in questi giorni e dei quali poco si parla, è un gesto di ringraziamento verso coloro che hanno lavorato e continuano a lavorare in condizioni di estremo disagio e con il massimo dell’impegno. “Il mondo dello spettacolo sta aderendo in pieno a questa iniziativa”, ci informa Ozpeteck, “e si unisce al mio progetto per ricordare anche tutte le voci silenziose del mondo dello spettacolo: operatori, costumisti, truccatori, tecnici, parrucchieri che gia’ prima versavano in gravi difficoltà e che ora sono allo stremo. Non dimentichiamoci che la cultura è lavoro, la cultura è economia”.
Ozpeck, famoso regista turco, conclude dicendo di sentirsi orgoglioso di vivere in Italia e di sentirsi vicino e solidale al popolo italiano, “un popolo”, come egli stesso afferma, “che ora, come sempre nei momenti difficili, ha dimostrato un grande spirito di unità e solidarietà”.