The ancient knight – Il cavaliere antico
Di Paolo Giovannetti
Questi brevi versi sono ispirati alle riminescenze del ciclo cavalleresco arturiano delle leggende che costituiscono la materia di Bretagna, ambientate nell’Inghilterra dell’alto medioevo. I solitari cavalieri
erranti vanno alla ricerca di prove sempre più difficili per esaltare se stessi e per conquistare la donna amata. Qui si immaginano due momenti : un cavaliere che, stanco del suo girovagare, si ferma di notte a contemplare la luna piena per poi riprendere il viaggio incurante del tempo avverso. Al sorgere dell’alba ritrova poi, accanto a uno stagno che riflette la sua immagine, nuovo vigore per nuove
sfide.
“Under a full moon” (sotto una luna piena)
A spread of rain
on my armour,
glittering steel
at the rays
of a full moon.
A spread of clay
draws my shade
like a still-life
No more rides
along rivers
and meadows
No more sighs
and victory cries
I turn my steed
and stare at the sleet
going down the hill.
Uno spruzzo di pioggia
sulla mia armatura,
acciaio luccicante
ai raggi
di una luna piena.
Uno spruzzo d’argilla
disegna la mia ombra
come natura morta.
Non più corse
lungo fiumi e prati
Non più sospiri
e grida di vittoria
Giro il mio destriero
e fisso il nevischio
scendere dalla collina.
“At dawn” (all’alba)
In the morning haze
his glittering sword
drawn to the sky.
A shining ray
piercing the clouds,
flashes the still pond.
Newborn circles
erasing
a fading image.
Nella nebbia del mattino
la sua spada lucente
sguainata verso il cielo.
Un raggio sfolgorante
perfora le nubi,
illumina lo stagno
immobile.
Neonati cerchi
cancellano
un’immagine dissolta.