Noi due
Noi due perseguitati dalla salvezza
Di fine in fine da inizio a inizio
Difforme l’alba che si ribella a sé stessa
E non si lascia pronunciare che dal tramonto
Con il truce ossimoro della meraviglia
Abbarbicandosi come gabbiani al vento
E lucidi amanti nel gelo della beltà
Siamo abusi sottratti alle ore chiare
E incerte che lastricano i crocevia
Nessun precipizio che s’intreccia con l’animo
Così ondeggiante nell’effimero cadere
Tra avventure di cenere e fedi vive
L’incontro significava la fuga dal tutto
Prima che diafani strumenti ci scandissero
È bastato
È bastato che una fronda
ingrigisse la parabola del vento,
forse in uno sguardo lontano
come l’interrogazione di un tramonto,
perché io scoprissi di essere
sconosciuto a me stesso,
una maschera quasi notturna
cucita nell’aldilà di un fruscio.
Ogni notte
Ogni notte incide
un varco dentro noi,
passaggio per le stelle,
casa di ciò che non è.
In copertina Emanuele Martinuzzi. Credit di Celsi Angelo (Foto presa da facebook)