Autunno
Piove nell’estremo sentiero,
muove il vento senza respiro,
scomparsi paiono gli uccelli.
Una foglia gialla sul ramo,
la rondine fuggita,
un passero sparuto e solo.
Nascosto nel bosco,
smarrito è un ricordo,
antico, forse mai esistito.
La vecchia il fuoco avvia
In mezzo all’umida piazza.
Vende castagne, gioia,
e fumo fugace,
recando un po’ di luce.
Il passero s’alza, canta,
la foglia lieta morendo scivola.
Un ragazzo il suo fumante
cartoccio ruba poi:
timido sorge un sorriso.
Giunge l’oscurità.
smarrita è la vecchia
dietro l’alto castagno,
celata nel suo capanno.
Fumo sogno e gioia,
per tanti forse ancora
domani ci sarà.
Sguardo rapito
Donna misteriosa,
che del mare la magia guardi.
Chi sei che nascondi il tuo sguardo rapito?
Hai trovato la pace
O speri nell’incanto
O t’invaghisce l’orizzonte
O la spiaggia d’irte rocce
Pungenti, perigliose
Che poi dal mare vinte s’immergono
Forse come loro essere vorresti,
Svanire immergerti
Sognare dentro quel mare.
Accadrà stanne certa,
gli oceani come i sogni sono ,
s’ergono infine sugl’ispidi scogli.
Ma tu chi sei?
Tempi perduti
Rivivere, girare, vagare.
Sempre lassù invano scruto,
vane nuvole vedo,
s’alza un fumo, scivola:
simile ad antica favola.
Penso tutto sia vano.
Un’ombra poi scorgo,
presto scompare,
tristezza solo rimane.
Un vecchio a terra seduto,
la barba lunga, canuto.
Mi scruta poi dice:
“forse non hai capito,
il nostro tempo è ora,
il resto è finito”.
L’ombra inattesa
Improvviso sfioro,
si gira,sorpresa:
Chi sei? Dimmi.”
“ vagabondo erravo,
sempre una via scrutavo”.
Dammi la tua mano,
laggiù c’è un faro,
dove abita un mago.”
In copertina Flavio Prestifilippo. (Foto presa da facebook)