Vivo a Catania, sono pediatra. Ho scritto molti racconti pubblicati in antologie. Uno in particolare, Il violinista, è in fase di stampa Così come una raccolta di miei racconti(19) è in fase di imminente pubblicazione. Sono arrivato finalista al concorso internazionale di poesia il Federiciano, con la poesia La spiaggetta.

Autunno

Piove nell’estremo sentiero,

muove il vento senza respiro,

scomparsi paiono gli uccelli.

Una foglia gialla sul ramo,

la rondine fuggita,

un passero sparuto e solo.

Nascosto nel bosco,

smarrito è un ricordo,

antico, forse mai esistito.

La vecchia il fuoco avvia

In mezzo all’umida piazza.

Vende castagne, gioia,

e fumo fugace,

recando un po’ di luce.

Il passero s’alza, canta,

la foglia lieta morendo scivola.

Un ragazzo il suo fumante

cartoccio ruba poi:

timido sorge un sorriso.

Giunge l’oscurità.

smarrita è la vecchia

dietro l’alto castagno,

celata nel suo capanno.

Fumo sogno e gioia,

per tanti forse ancora

domani ci sarà.


Sguardo rapito

Donna  misteriosa,

 che del mare la magia guardi.

Chi sei che nascondi il tuo sguardo rapito?

Hai trovato la pace

O speri nell’incanto

O t’invaghisce l’orizzonte

O la spiaggia d’irte rocce

Pungenti, perigliose

Che  poi dal mare vinte  s’immergono

Forse  come loro essere vorresti,

Svanire immergerti

Sognare dentro quel mare.

Accadrà stanne certa,

gli  oceani   come i  sogni sono ,

 s’ergono infine sugl’ispidi   scogli.

Ma tu chi sei?


Tempi perduti

Rivivere, girare, vagare.

Sempre lassù invano scruto,

vane nuvole vedo,

s’alza un fumo, scivola:

simile ad antica favola.

Penso tutto sia vano.

Un’ombra poi scorgo,

presto scompare,

tristezza solo rimane.

Un vecchio a terra seduto,

la barba lunga, canuto.

Mi scruta poi dice:

“forse non hai capito,

il nostro tempo è ora,

il resto è finito”.

L’ombra inattesa

Improvviso sfioro,

si gira,sorpresa:

Chi sei? Dimmi.”

“ vagabondo erravo,

sempre una via scrutavo”.

Dammi la tua mano,

laggiù c’è un faro,

dove abita un mago.”

In copertina Flavio Prestifilippo. (Foto presa da facebook)