Poesie di Flavio Prestifilippo
DIEGO
Un tempo dal cielo venisti,
coi gol da Lui voluti.
Fai ancora una giocata,
per felice fare i ragazzi
di poveri stracci vestiti.
Falli sognare ancora Diego
Alza in alto i loro canti
Le grida di gioia
I loro balli notturni.
Falli danzare, falli sorridere
Falli tutti abbracciare.
Saranno di cenci
come arlecchino vestiti
Non più vinti ne feriti,
Saranno come tu sei stato,
ma non andare via Diego,
Chi ci farà sognare
Come vivremo mai senza
le tue giocate, le tue pazziate,
Fai l’ultimo gol a Dio,
torna e celati Diego.
Di quale gioia piangeremo
Per quale dio rideremo.
Invochiamo ora il cielo:
non lasciarci Diego!
Girotondo, filastrocca
Oscura è la via,
chissà dove conduce,
solitari sempre andiamo.
Insieme tutti poi
nuove mete scruteremo.
Giro girotondo,
sperduti siamo
in questo mondo.
Il cielo muto non aiuta,
la croce di ciascun
forse per lui benvenuta.
Stanca e sfianca
ognuno per la via.
Ecco ora l’oscuro dipinto
di un artista, un labirinto.
Giro girotondo cantano
alcuni nel mondo.
Sono però lontane
ancora le nostre mani.
Lontana e celata,
scorgo una piazza,
nuove voci ascolto ora:
giochi grida allegre risate.
Vengono da essere strani,
di certo umani:
bambini!
Giro giro girotondo
uniamo le nostre mani,
nel mondo più bello
sarà il domani.
La vecchia strada
Lei era sempre lì,
m’aspettava,
anni, e ancora anni
troppi.
L’ho ritrovata, accanto ha il mare
la spiaggia di neri sassi,
foglie aguzze su una roccia.
Un pescatore la sua luce
accende ora. La notte è calda.
Un gatto bianco e nero
mi cerca ora. Lui non c’era.
Il vecchio molo ospita ragazzi.
Lo sguardo ormai fiacco,
non cerco più. Arranco.
Sono ormai stanco.
Il mare mi accarezza
Il suo profumo mi cerca
La sua voce mi parla
Poi mi abbraccia improvviso.
Avevo scordato tutto.
Siedo alla trattoria,
brindo a quella via
a quell’antico lungomare
dove da ragazzo andavo,
nella notte mi fermavo.
Baciavo, sognavo.
Sempre uguale pare ora.
In un attimo,
l’incanto forse è tornato.
STELLA COMETA
Un giro lunghissimo,
Un volo basso e lento
Tra gli schizzi, tra gli sputi
In un cielo notturno
aspettando la stella cometa
Vaghiamo al buio, soli
Separati, distanziati, stremati
Dove sei adorata stella?
Tutti la cercano tra gli astri bui
Tra le stelle sempre cadenti
Tra i ricordi di una vita
Ma lei è solo lì,
arriverà alla fine, di notte
Quando tutto sembrerà finito
Guardate bene,
fatele un’inchino
poi sorridete, danzate,
la stella cometa è là,
dov’è il Nuovo Bambino.