Alessia Bronico (Atri, 1981). Vive tra la Lombardia e l'Abruzzo luogo delle sue origini. Diplomata in canto e laureata in lettere, svolge attività d’insegnamento. Ha pubblicato in poesia L’abito della Felicità (LietoColle, 2016), Un dio Giallo (LietoColle, 2018), è inserita in Almanacco dei poeti e della poesia contemporanea n. 5 (Raffaelli Editore, 2017).

La Genova di De André, da Corso Italia a via del Campo

Di Alessia Bronico

La Genova di De André, da Corso Italia a via del Campo di Giuliano Malatesta (Giulio Perrone Editore, 2019 – 115 pagg., euro 15) è un libro che ha la capacità di tenere attaccati alla pagina sin dalle prime righe, sia per la scrittura agevole sia per i numerosi aneddoti che ne fanno un gioiello e nient’affatto una delle solite biografie sul cantautore dei cantautori italiani.

Malatesta racconta Genova, i suoi vicoli, i carruggi, via del Campo, la sua natura di città portuale. Ci presenta la Genova cauta, che non dà, come afferma Gino Paoli, e che per questo costringe a fuggire. Così come accadrà a Faber ma che dopo lunga assenza la sceglierà nuovamente come moglie.

Malatesta racconta delle amicizie di De André, degli incontri essenziali alla sua poetica e alla sua carriera ma anche degli incontri sfiorati, a volte mancati si pensi ad Ezra Pound. Tra le amicizie va inevitabilmente ricordata quella con Luigi Tenco, che troviamo nel volume proprio in apertura. Intenso è il resoconto della scoperta da parte di Fabrizio della morte dell’amico. Scriverà Preghiera in gennaio nel viaggio di ritorno da Sanremo dopo l’ultimo saluto, ma lo dichiarerà solo molti anni dopo per evitare strumentalizzazioni. Singolare l’incontro con Lisetta Carmi, personaggio poliedrico, musicista, fotografa, donna che ha avuto la capacità di ricominciare, iniziare sempre nuove vite. Poi ancora il poeta Remo Borsini di cui Malatesta scrive «non ha mai avuto figli ma è stato un padre per molti ragazzi che avevano fame di sapere, il più illustre di questi allievi fu Fabrizio De André» (pag. 34). Altra figura stimolante e che prende vita nelle pagine è quella di Maureen Rix interprete di Geordie, ballata inglese divenuta molto popolare, e il cui testo De André completò solo poco prima della registrazione.

Essere cantautori non era considerato un mestiere e di fatto il padre, noto e stimato professionista, gli aveva chiesto di iscriversi all’università. Così Fabrizio sceglie la facoltà di legge, studia poco, sosterrà un paio di esami dedicando la maggior parte del tempo a comporre canzoni. Dori Ghezzi nel libro Lui, io, Noi racconta, come riporta Malatesta, che Fabrizio aveva «sempre faticato ad accettare che quello di cantante, di poeta in musica era realmente un lavoro» (pag. 57). E purtroppo non siamo ancora così lontani da questo immaginario.

«Dicono che Fabrizio frequentasse solo i poveracci, ma figuriamoci. Era uno che se non si vestiva di bianco e di blu non usciva neanche di casa» (pag. 70), sono parole di Lorenza Bozano, figlia di una famiglia borghese che De Andrè frequentava assiduamente, la cui villa nell’alta Valle Scrivia è, per più un decennio, ritrovo estivo per far baldoria. Però Lorenza Bozano aggiunge anche che la sua estrema intelligenza e curiosità gli consentivano di stare ovunque e con chiunque. Baldoria sarà, spesso, con Paolo Villaggio, un rapporto artistico e d’amicizia che si consolida tra svaghi e arte, tra bevute e fughe in barca a Lerici.

È un libro, questo, che consente di visitare Genova e di conoscere meglio la figura di Fabrizio ma ci permette, anche, di ripercorrere un pezzo di cantautorato italiano, e la nascita della famosa “scuola genovese”. Consente una ricognizione e un ricordo del più grande cantautore della sua generazione, snob, geniale, anarchico, gande poeta, per citare le parole che Paolo Villaggio dirà ai giornali nel giorno della morte. E in chiusura Malatesta rammenta che De André muore l’11 gennaio 1999, nella Guerra di Piero cantava: «Ninetta mia, a crepare di maggio/ Ci vuole tanto, troppo coraggio/ Ninetta bella, dritto all’inferno/ Avrei preferito andarci in inverno».

La Genova di De André Book Cover La Genova di De André
Giuliano Malatesta
Saggi
Perrone
2019
120 p., brossura