C’era una volta… la musica! La storia della musica raccontata ai bambini, di Paola Venturi
Di Alessia Bronico
C’era una volta… la musica! La storia della musica raccontata ai bambini di Paola Venturi, (Edizioni Didattica Attiva, 2014 – 120 pagg., euro 13,50) con illustrazioni di Giorgio Delmastro, è giunto alla sua terza edizione. L’autrice si pone l’obiettivo di raccontare la storia della musica ai bambini, come bene il titolo suggerisce. E ci riesce con l’aiuto di Papagheno, personaggio noto del Singspiel mozartiano, il famoso cacciatore di uccelli de Il flauto magico. Papagheno è, quindi, la guida tra le pagine, i secoli e le sonorità.
È possibile spiegare la musica nella sua evoluzione ai più piccoli? Certo, io di questo non ho mai avuto dubbi, è semplicemente il linguaggio a doversi adeguare alle età. Bene lo fa la Venturi, muovendosi tra i secoli come raccontando una fiaba. Il viaggio ha inizio con la conoscenza dei primi musicisti, col tentativo di rispondere alla domanda: «ma chi ha inventato la musica?». E si procede con la spiegazione dell’arte delle muse e lasciati i greci si passa alla musica cristiana, poi ai Trovatori, azzardando ma non troppo nel definirli i primi cantautori; si salta al recitar cantando e si ci si muove di secolo in secolo tra nuove strutture e strumenti nuovi. Papagheno non può raccontarci proprio tutto, così sceglie e ci presenta anche storie di bambini prodigio, è il caso di Wolfgang. Già!, Amadeus non poteva mancare perché padre di Papagheno stesso e simbolo di inestimabile genio; Mozart come tutti i bambini prodigio divenne adulto ma come pochi grandi riuscì a conservare in sé una fanciullezza fuori dal comune, un guizzo dell’anima che lo rendeva straordinario. Il viaggio prosegue verso il Teatro alla Scala, si potrà conoscere Beethoven, e ancora Cage, ma sono solo alcune delle tappe dell’itinerario storico musicale.
Venturi pone ai suoi piccoli lettori una difficile domanda: «a che cosa serve secondo voi il lavoro del musicista?» Attraverso una lineare e sintetica ricostruzione storica l’autrice traccia i cambiamenti di senso e gusto, e spiega come la musica sia contenitore di ogni senso e ogni gusto, tutto può convivere in questo «castello». Ebbene, sarebbe molto importante rispondere oggi a questa domanda, oggi in cui il mondo artistico paga, forse, il prezzo più alto in tempo di pandemia.
Come ogni storia che si rispetti in fondo è servita la morale, e anche questa storia ce l’ha, ma per conoscerla bisognerà giungere all’ultima pagina. Il viaggio si compirà leggendo.
I narrolibri
Musica
Didattica Attiva
2014
120 p., Ill, brossura