Da leggere e sentire. Recensioni militanti

Di Geraldine Meyer

Come si recensisce un libro di recensioni? Come evitare un rocambolesco quanto vuoto esercizio retorico che sfoci in una sorta di metarecensione a quello che, a prima vista (e per questo quasi sempre inevitabilmente sbagliata) potrebbe apparire come una autocelebrazione? Tutte cose che spariscono quando si legge questo Da leggere e sentire di Silvio Antonini, da poco mandato in libreria dalla viterbese Sette Città Edizioni. Antonini, specializzato in Gestione e valorizzazione della documentazione scritta e multimediale, da tempo incentra i suoi interessi e le sue ricerche sulla storia dei movimenti antifascisti e resistenziali. Con questo libro ci offre una raccolta di cinquantadue recensioni scritte nell’arco di un decennio, per diverse testate e portali.

L’argomento è, e forse non poteva essere diversamente, quello su cui Antonini studia da anni, con puntate sulla musica legata al territorio viterbese. Una scelta che non solo mette in luce l’accezione nobile e identitaria del troppo frettolosamente bistrattato (da molti) provincialismo ma che, a ben guardare (e leggere) resta comunque una scelta politica. Come politiche, nel senso più ampio, sono le recensioni qui raccolte. Una sorta di lotta politica attraverso le parole e gli scritti.

Scrive infatti lo stesso Antonini nella premessa che si tratta di: “Un’opera svolta volontariamente e mossa dalla curiosità intellettuale verso ciò che desta interesse, suscita riflessioni ed approfondimenti, da cui il desiderio di divulgarne i contenuti, utili alla battaglia delle idee.”

Recensioni militanti dunque, in cui l’evidente “schieramento” di campo di Antonini non prevale mai ( e non è cosa né scontata né facile) sul rigore di storico, di ricercatore. Sulla voglia, ma ancor più sul metodo, di divulgare certo ma ancor più di chiamare a sé, prima ancora che a altri, tutti quegli elementi storici, politici e resistenziali, che sono il cuore di praticamente tutte le recensioni.

Si potrebbe quasi dire che questo Da leggere e sentire (dove sentire non sembra proprio verbo messo a caso) ci appare come un libro di storia in sé concluso e che va dipanandosi da recensione a recensione quasi come esse fossero, ciascuna, il capitolo di un testo organico. Frutto evidente di un impegno politico fattivo ma, come scrive Stefano Macera nell’introduzione, “prive di forzatura ideologica” perché, come scrive ancora Macera: “segnate dalla capacità di fondere il punto di vista militante con il rigore scientifico dovuto a una formazione da storico documentalista.”

Lotte sociali, antifascismo, cultura underground, tutto si tiene in queste pagine che, pur nella inevitabile frammentarietà dal punto di vista cronologico degli argomenti trattati, ci conducono nella storia, dalla Volante Rossa, ai militari italiani in Jugoslavia, dalle donne anarchiche, alla politica brasiliana, dagli arditi del popolo alla storia di Teresa Noce, partigiana comunista, dall’irlandese IRA alla lotta partigiana tra Toscana e Lazio. Un libro di libri dunque e, per questo, un invito all’ascolto oltre che alla lettura di sé e dei libri recensiti.

Titolo: Da leggere e sentire. Passato presente in dieci anni di recensioni da battaglia. 2011 - 2020
Autore: Silvio Antonini
Genere: Recensioni
Casa editrice: Sette Città
Data di Pubblicazione: 2021
Pagine: 141 p., brossura