Dalla raccolta poetica La morna del gabbiano ferito e altri canti di Luciano Giovannini, Daimon Edizioni, 2021:
La chiglia sommersa
Ho acceso il camino e aspettato il bagliore del fuoco,
fuori c’era la nebbia e qualche tuono invernale.
Con le mani a cercare calore ed il cuore ebbro di vino,
ad un tratto ho incrociato il tuo sguardo ferito
e ho pensato ai miei anni e ai tuoi sogni perduti,
ad un sentiero pieno di sassi, a dei sandali corrosi dal tempo.
Noi siamo un destino sfiorato, una parola mai detta,
un quadro sbiadito attaccato ad un muro scrostato,
un piccolo fiore appassito con i petali appoggiati allo stelo,
un sole distratto da nubi grigiastre.
Noi siamo coraggio mancato e tremore infinito,
navi ancorate in porti lontani,
in balìa delle onde di un mare egoista
che corrode ogni giorno la nostra chiglia sommersa
La morna del gabbiano ferito
A Willy Monteiro Duarte, alla sua mamma, alle mamme dei suoi carnefici.
Non avrai alba o tramonto,
l’amaro caffè delle otto,
il rumore del vento tra i rami,
il sorriso di un amore annunciato.
Non avrai neppure dubbi e rancori,
i calzini intrisi di pioggia,
un treno partito in ritardo,
un sogno tra le pieghe del cuore.
Tua madre riscalda la cena
e canta l’Africa amata,
una morna imparata a memoria,
Capo Verde terra di mare.
In questa sera di immobili stelle
l’asfalto è un rude cuscino
e l’odio la greve coperta
gettata sulle tue costole stanche.
È un gioco inverso e crudele
questa vita di sabbia sfuggente
e tu, gabbiano ferito,
hai vinto chiudendo le ali,
mentre lo stormo felice ed ubriaco
proseguiva nell’aria il suo volo impazzito.
Dalla prefazione di Laura Vargiu:
[…]Spontanea e incisiva, la sua poesia, a dispetto dei quattro decenni di silenzio che le vicende esistenziali le hanno imposto, risulta ben viva e pulsante, decisamente impetuosa e irrefrenabile, ansiosa di sgorgare al pari di acqua purissima, come se volesse recuperare d’un colpo tutto il tempo perduto. E così essa prende forma in intrecci di note intimistiche e altre di indubbio impegno civile, fiorisce in originali assoli che cantano il dolore senza tempo del mondo.
Accanto a quella di spietata amarezza che risuona tra le righe de La chiglia sommersa, ecco le voci dei derelitti, dei più fragili, di coloro che hanno patito mali indicibili e di chi, nonostante tutto, spera ancora in sprazzi clementi di futuro e nella bontà umana. Da quella che racconta il mai rassegnato dolore delle donne di Plaza de Mayo a quella di chi conobbe l’inferno di Treblinka, da quelle del migrante o del bambino soldato a quella che ci riporta all’assurdo assassinio di Willy Monteiro Duarte, il ragazzo di origine capoverdiana finito nelle cronache durante gli ultimi mesi dell’anno passato: sono tante, e strazianti, le storie qui narrate con fine poesia da Luciano. Storie di ieri, talvolta lontane nel tempo, ma anche appartenenti a questa nostra contemporaneità dinnanzi alla quale ci ritroviamo sempre più sgomenti e smarriti e che quasi c’induce a esclamare, proprio come fa il Bartali del testo intitolato Gino il giusto, “l’è tutto sbagliato, l’è tutto da rifare”. […]
Luciano Giovannini è nato nel 1961 a Roma, città dove ha sempre risieduto, si laurea in Lingue e Letterature Straniere all’Università “La Sapienza” di Roma. In possesso di diversi Corsi di Perfezionamento specialistici, insegna Inglese presso un istituto secondario superiore di Palestrina (Roma). Appassionato di poesia sin da giovanissimo, riscopre questo amore nel marzo 2020, dopo circa quaranta anni. Comincia a partecipare ai più importanti premi letterari nazionali ed internazionali ottenendo risultati di assoluto rilievo tra i quali numerosi piazzamenti sul podio e primi posti. Si dedica anche alla scrittura di aforismi e racconti brevi ed attualmente collabora ad una rivista online di cronaca ed attualità. Le sue opere sono presenti in molte antologie e riviste letterarie. Ama Shakespeare, D’Annunzio, Montale, Saba, Ungaretti, Alda Merini e la sua altra grande passione è il running al quale dedica parte del tempo libero.
Titolo: La morna del gabbiano ferito e altri canti
Autore: Luciano Giovannini
Genere: poesia
Casa editrice: Daimon Edizioni
Data di Pubblicazione: 2021
Pagine: 112