Riccardo Mazzamuto e il suo Divieto di calpestare formiche
Di Riccardo Mazzamuto
ARBUSTO
Ormai passeggiando
in metropoli
se alzi gli occhi
al cielo
non riesci a sentire
rondini narrare.
Puoi trovarle
là nella piazza
dove
sosta l’ultimo tronco.
Cinguettii assordanti
forse cento duecento…
troppi per sorseggiare
lacrime di libertà…
Presto anche noi
ci ri-muoveremo
sull’albero
per qualche
boccata di ossigeno…
VIA DEI PENSIERI
In un capoluogo
procace di emulare
buoni costumi
non arrivi mai in tempo.
Sepolta attesa
che passi il tram
la gente conosce
ma non saluta.
Il tram sta arrivando
salgono di fretta
mentre tu rimani dietro
per oggetti caduti.
Fanno finta di non vedere
il conducente serra
le porte della “normalità”
e parte via…
Rimani lì né un gesto
né una parola
<Via dei Pensieri>
è troppo lontana
da ogni felicità.
MACABRA DANZA
Stride nella notte
un suono tagliente
divide l’ombra
appesa dal sogno
sognato.
La mano che sta
dormendo invia
la danza omicida.
Là dove
beata nel sangue
da filtrare la zanzara
si strofina con dolcezza.
Boom… boom…
ora giace
rifiorita su zampe
irrigidite
GIOIE NEL GIORNO DEL FINIRE
Sotto ombre dei cipressi,
tu…stanchi di dolore
la figlia non sorride
si è persa nel tempo
quando morì con il vento…
Nel cuore mamma
c’è quell’unico ricordo
e alla certezza non ti
arrendi per la scomparsa.
Ti illudi di fiori
muti…che piangono
al loro destino. Non
figli padri mariti
con te nel dolore, ottanta
tuoi anni, hanno spianato
il sentiero del riposo.
Non potrai andare
sei giunta alla fine sotto le ombre
dei cipressi cresciuti nel tempo
e nel nome della vana attesa.
Finalmente ora puoi
riabbracciare quello che cercavi
in vita, quello che il tempo
ha marmato dal tempo…
Giaci emozionata, madre
per l’attesa di questo incontro…
la vita non è grata
solo la morte ha rilanciato
in te quello che per te
è stata la vera vita… tua figlia…
(Dedicata e scritta per mia nonna Pasqua 1983 Camposanto
a Castelnuovo della Misericordia)