Fuori posto – Silvia Palombi
Di Martino Ciano
Un incidente che cambia il destino, una tragedia che si trasforma in un nuovo appuntamento con la vita. È un po’ come l’amore che nasce sempre dall’incontro tra opportunità e penuria. E così il libro di Silvia Palombi ci parla di due uomini che si ritrovano e non si lasciano più, legandosi l’uno all’altro in una quotidianità condita da quei piccoli gesti che danno ritmo alla serenità.
Il romanzo breve della scrittrice romana è un piccolo Zibaldone della convivenza che nasce dalla necessità di immortalare, in una lucidità ammantata di malinconia, il bisogno di raccontare azioni e sentimenti, perché se è vero che non ci sono manuali che insegnano a vivere, è anche vero che un diario immaginario impresso nella memoria rende più docile il momento in cui la negatività sopraggiunge. Così, tra gli alti e i bassi della vita stanno quelle emozioni che possono essere rievocate e assaporate in modo diverso.
Per i protagonisti del romanzo la quotidianità è costante conoscenza, è scandagliarsi per comprendersi nei propri pregi e difetti, ma anche per fare i conti con il passato e il futuro. Della sostanza dei sogni sono fatti gli uomini, ma, spesso e volentieri, i sogni sono desideri che illudono la coscienza durante la veglia ed entrambi i protagonisti ne hanno da vendere, sia di desideri che di illusioni, ed è per questo che la loro unione sarà vincente; d’altronde mal comune mezzo gaudio.
E nel tempo della disillusione, tutta la dolcezza della quotidianità vissuta e immaginata diventa una ninna nanna che anestetizza quel dolore che si prova quando il tempo stringe e il tramonto dell’esistenza si fa sempre più chiaro. Proprio in questi momenti bisogna sorridere, perché almeno nessun attimo è andato sprecato o è stato schivato, ma è stato pienamente accolto.
Eccoci, quindi, davanti a un libro che è capace di trasportare il lettore parola dopo parola in quel mondo che sta tra sogno e realtà.
Eliconea
Romanzo
A & B
2021
72 p., rilegato