L’odore dell’arrivo – Gianluca Veltri – Ferrari editore
Di Martino Ciano
Si snoda per le periferie della Calabria, camminando leggero sulle note di canzoni indimenticabili e di stornelli popolari. I ricordi che Gianluca Veltri inserisce in questo romanzo, che ripercorre le tortuose vie della memoria, delle emozioni e dell’esperienza, vengono riconsegnati al lettore dopo un’attenta interpretazione. Salta subito all’occhio che l’autore abbia vissuto certi momenti, ma guai se non fosse così. D’altronde non è la letteratura l’elaborazione delle proprie esperienze in una chiave collettiva? Veltri lo fa con quella capacità che è di pochi, trasformando i luoghi della Calabria in luoghi del mondo.
In questo modo L’odore dell’arrivo, con i suoi personaggi istrionici e drammatici, è il racconto di scorci ed emozioni che sanno essere senza tempo e spazio. Che sia Cosenza o Los Angeles non ha importanza, che siano gli anni settanta del XX secolo o i primi due decenni del XXI secolo non cambia nulla; siamo di fronte a un romanzo che unisce i pezzi, giocando con maestria con la materia principale della letteratura: la necessità di raccontare e di dare testimonianza di un passaggio.
Storie di Calabria, storie del mondo, perché nessuna terra può essere esclusa dalla Terra; tutto si ricongiunge in un canto fatto di allegria e disperazione, di passaggi rituali dal sogno alla cinica consapevolezza, dalla ricerca della propria identità alla certezza che in qualsiasi luogo si è parte del tutto. Certamente, riecheggia in questo romanzo quella natura indomabile che caratterizza la Sila calabrese a cui Veltri fa sempre appello e che rappresenta la sua comfort zone… e guai a non avere una casa in cui rifugiarsi per meditare o una torre d’avvistamento da cui prevalga il proprio punto di vista.
Lo scrittore calabrese racconta tutto in prima persona e in alcuni casi si rende incredulo di fronte ad alcuni episodi, come se volesse stupire ancora sé stesso, così come il lettore, davanti a quel mondo tragico e magico che attende di essere ancora scoperto… magari attraversandolo di nuovo come se fosse la prima volta, per ritrovarne l’essenza che sta lì, nascosta.
È un romanzo atipico questo di Gianluca Veltri, caratterizzato da una prosa che sa essere pulp, romantica e ironica, e da quell’inquieto sentimento ambivalente di amore e odio per la Calabria; regione che sebbene faccia parte del Mondo, è pur sempre la terra che ammaestra le coscienze a una dura lotta quotidiana.
Romanzo
Ferrari Editore
2021
158 p., brossura