Tutte le aritmie della poesia
Di Nicola Vacca
Concepire la poesia come una illuminante considerazione inattuale per scavare tra paradossi e ossimori nell’inquieta materia dell’esistenza.
È quello che fa Elena Mearini che da anni, avvalendosi di una folgorante e diretta brevità, scrive testi poetici che inchiodano il lettore alle sue miserie, spiazzandolo.
Aritmia è il suo nuovo libro. Bervi componimenti che in maniera telegrafica mettono a nudo il cuore stesso delle parole.
La sua poesia affronta a muso duro la questione umana. I versi di Elena Mearini sono aforistici, dell’aforisma hanno la sintesi, della poesia il respiro che toglie il fiato.
«Carichiamo i nostri abissi sulle spalle/ e prestiamo i piedi a un fondale / che vuole incamminarsi nel mondo.»; «Siamo foglie / che hanno dimenticato i rami / e scambiano la striscia d’asfalto / per il proprio albero.»; «Ogni tanto resto senza me / per capire se e quanto / io mi manco.»; «Ognuno di noi / sa con quale passo falso / si è reso vero».
Entra nel dettaglio dell’accadere Elena Mearini con la sua poesia. Una poesia che, come quella di Paul Celan, non si impone ma si espone.
Le sue aritmie poetiche il cuore non lo fanno soltanto battere, lo mettono completamente a suo agio in una nudità che è sempre sincerità, schiettezza di un dettato morale e esistenziale che non si nasconde ma esplode.
Nasce dall’intuizione asistematica del frammento la poesia di Eleana Mearini per raccontare tutta la fragilità che ci portiamo addosso.
«Chissà / chi davvero non siamo / tra tutti coloro / che fingiamo di essere». Il taglio è netto, la ferita è aperta nella carne e la poesia è questo grumo autentico di parole che non paura di guardare in faccia la realtà.
Le aritmie poetiche di Elena Mearini fanno saltare il banco, sono punti sospesi dopo le parole, indizi di un codice terrestre che disorientano ed è per questo che sono veri.
Aritmia è un viaggio nella parola stanca e ci mostra il suo fantasma che adesso dice.
Tra mancanze, assenze e scomparse si muove la poetessa in questa infinita successione di fibrillazioni del cuore per dirci che nonostante le rovine la poesia, anche se malandata, resta sempre la prima voce dell’uomo.
Poesia
Marco Saya Editore
2021
96 p., brossura