TRE INEDITI TRATTE DALLA RACCOLTA “ACQUA”
Di Eloisa Ticozzi
È un mondo ciclico,
il gallo canta con regolarità
le macchine sembrano agguerrite armature
il freddo mischia le ossa col caldo
eppure ho immerso i miei occhi in questa realtà
sfuggente e alienata,
ho dimenato le gambe per ricordarmi
della verticalità che si propaga all’infinito
(le mie gambe a volte si allungano in alto
sorpassando il tronco).
Mi sono genuflessa all’Assoluto che costruisce l’architettura delle tombe
accoglienti anime,
ho immaginato la mia bocca e i miei occhi -sul mio volto confuso e regolare-
disegnandone la sagoma,
la mia personalità ha costruito cicatrici sulla terra
dal terreno arido e stepposo, per ricordarmi
dei miei occhi fanatici di guerriero.
Parlare non è muovere bocca e lingua
è qualcosa di più profondo, è pensiero e sentimento,
quando parlo non dico mai abbastanza
taccio se c’è violenza e se c’è ignoranza
eppure ogni uomo è fragilità e parossismo,
e pochi parlano con empatia.
Penso che la parola racchiuda la prima idea di creazione,
l’archetipo di una spiritualità verosimile,
invece le frasi vengono sminuite e private del loro senso.
La natura comunica senza bocca all’anima sensibile
con parsimonia di rumori,
come le stagioni che ci arrivano nei corpi spontanee,
percepite semplicemente con la pelle e l’umore.
Mi ricordo dei tram fin da bambina
sono treni piccoli affaccendati
col motore che riverbera l’azione,
corrono sulle rotaie di discreto fascino,
sfidano neve e pioggia,
solerti e attenti,
ma in estate il calore si riversa sui vetri dei finestrini.
Non sono mai stata affascinata dalle metropoli
dalla gente accalcata nei negozi
dalle strade che inculcano fretta e velocità,
amo invece la lentezza, la crescita della natura che accoglie il prodigio della vita.
La natura spogliata del suo abbaglio è inespressa
nelle città, eppure è il primo progetto di Dio, il sangue
che cade nei mattatoi, gli animali che sacrificano le membra,
ma l’uomo è Caino, un essere che uccide e si vanta,
rimpiangeremo il sentimento autentico, la solidarietà degli occhi,
e la capacità di percepire il suono prima di assimilarlo in noi.