FILOSOFIA DI AFORISMI…E DI VITA
Di Domenico Maria Morace
Affiancando l’amico autore di questo libro, e ascoltando più interventi in merito a questa raccolta di Aforismi, mi tornava sempre un “chiodo” mentale.
L’Intima essenza, la più stringata e profonda, potrebbe davvero essere la Chiave di Volta della Filosofia, della meditazione sulle identità ancestrali della specie umana e, in secundis, sulla (parzialissima) logica del sistema sociale?
Una considerazione di un altro amico, mi ha provocato un’altro dilemma.
Da Autori che non hanno mai scritto aforismi in senso stretto, si possono ricavare massime sintetiche dove sono enucleati argomenti di valore “universale”?
Mi scuserà Stefano, se, al solito, parto da molto indietro. (Deformazione di storico)
Prima provocazione: possiamo considerare il Padre della Medicina, Ippocrate di Coo, un filosofo?
Lasciamo parlare tre sue massime:
1) “Se c’è Amore per l’Uomo, ci sarà anche per la Scienza”.
2) “Curare a volte; alleviare spesso: confortare sempre”.
3) “Il Corpo Umano è un Tempio: come tale va curato e rispettato. Sempre”.
(Autoriflessione…dove finisce l’Umano? Dove comincia il Divino!?!)
Facciamo un salto di 5 Secoli. Impero Romano. Imperatori Adottivi: per dire, il Neoplatonismo Adrianeo, per cominciare.
Galeno (altro “medico”).
1) “Il miglior Medico è la Natura: Guarisce Due Terzi dei mali; e non sparla dei colleghi.”
2) “Il migliore dei Medici? Anche un Filosofo” (Avesse visitato I Sacerdoti e filosofi in Egitto?).
Ho sempre trovato illuminanti molte frasi di Celso, medico ai tempi di Caligola e Claudio, in evidente contatto e a conoscenza dei primi gruppi di Cristiani. Certe sue affermazioni le trovo davvero illuminanti. Ne riporto 3(autoriflessioni di un pagano su di una nuova religione, per nulla convincente, dal suo punto di vista).
1)“Dicono che Dio è stato inviato ai Colpevoli. E perché non anche a chi è senza colpa? Che male ci sta a non avere colpe?”.
2) “E’ per avere frainteso la Reincarnazione, che i Cristiani parlano di Resurrezione”.
3) “La grande Conoscenza è connaturata al grande Amore”.
Certo; si va a sbattere verso il religioso, il confronto di civiltà e stili di vita.
Eppure… “Exitiabilis Superstitio”. Contestualizzazione storica. Roma, aperta a tutti i culti da 3 continenti, non riesce a classificare altro che come “Superstizione Farneticante”, un culto incomprensibile, variante di una religione pochissimo comprensibile, di un popolo e di una regione, unica nell’impero ad essere stabilmente impossibile da amministrare. Tutto torna…in fondo.
Comprendere il presente di allora: e provare a comprendere quello di oggi.
In battute acute, che scorrono veloci come frecce; ma che il retrogusto amaro del velenoso un po’ lo lasciano sempre dietro.
“Scrivo aforismi, per il piacere di contraddirmi la riga dopo”.
“L’Aforisma mi prende; e poi mi lascia per un altro”.
“L’Aforisma ti insegna un po’ di Educazione Cinica”.
“L’Aforista la sa lunga; ma la fa breve”.
“Ho fatto sessanta anni: di cui 10 Primavere, e 50 Inverni.”.
“Correva l’Anno…e non si fermava mai”.
Ma proviamo a cercare in questo libricino un po’ meno “Diogene” … e un po’ più Aristofane o Menandro:
“Ci siamo lasciati. Ma siamo rimasti atipici”.
“Aveva un debole per me; e un forte per un’altro”.
“Sono indeciso: tra l’Eremo e L’Harem”.
“Non voglio una amica: ma un ammicco”.
“Era morbida, come un fior di letto”.
“Aveva trovato l’Amore: ma non sapeva dove metterlo”.
In conclusione: a mente aperta e sensibile, io vedo in queste frasi ovviamente pezzetti di mosaico del mondo contemporaneo. Ma nulla riuscirà mai a convincermi che un tipo di scrittura come questa, non abbia antichissimi e nobilissimi antenati, almeno, intorno al Mediterraneo!
Gioco: 24 Ottobre ‘79. Diario: riflessioni.
1) “Non venderei mai mio marito…a nessun prezzo?”
2) “Venni…Amai…e tornai a casa”.
3) “Solo chi Ama è Bello”.
Un vecchio diario, sbiadito, e ripulito…sui muri di Pompei!?! Ma siamo davvero sicuri che sono passati quasi 1950 anni? O solo 1950 secondi?!?
Aforismi
Giuliano Landolfi Editore
2023
97 p., brossura