Luca Morettini Paracucchi, nato il 24 febbraio 1988. Lucchese da tutta la vita, Viterbese da qualche tempo. Ho una passione molto forte per ciò che riguarda il cinema, la letteratura, la musica, il mondo dei fumetti e dell'arte in generale. Tra le mie passioni hanno un posto di rilievo il mondo del punk e certi aspetti della cultura cosidetta nerd. Scrivo da quando avevo otto anni, recentemente ho ripreso dopo un periodo di stop. Spero sia la volta buona

Giovanni Lindo Ferretti e Ora. Difendi, conserva, prega

Di Luca Morettini

Non starò qui ora ed oggi a spiegare il perché Giovanni Lindo Ferretti è un pilastro per la mia formazione culturale, così come non mi prodigherò in riflessioni atte a scandagliare quello che, in fondo, tutti conoscono: la conversione al cattolicesimo, le scelte politiche, ecc. Direi che su questi argomenti abbiamo letto abbastanza o sentito più volte il diretto interessato nelle interviste spiegare e chiarire cosa intende al riguardo.

Io vorrei iniziare la recensione dell’ultimo suo libro intitolato “Óra. Difendi, conserva, prega” affermando quanto in realtà abbia difficoltà con la narrativa di Giovanni Lindo Ferretti, anzi, non mi piaccia particolarmente.

Curiose sono queste mie affermazioni: in primo luogo perché non parlo mai di quello che non mi piace, non ho interesse a fare recensioni per criticare malamente qualcosa. Non ne vedo l’utilità e lo trovo un grande spreco di energie. E in secondo luogo c’è il contrasto tra l’ammirazione sconfinata per il comparto musicale di Ferretti e quello che ho affermato poc’anzi. Il suo modo di scrivere frammentato, troppo secco, quasi distaccato lo trovo talvolta ostile e mina la mia voglia di proseguire una sua opera. Assomiglia moltissimo alla musica dei PGR, l’ultimo gruppo in cui cantò per tutti gli anni 2000, e difatti di quella parte della storia non sono un amante, salvo pochissime eccezioni. CSI ma soprattutto CCCP sono il mio pane quotidiano.

Tengo un verso di “Morire” tatuato sul braccio sinistro, inutile aggiungere altro.

Eppure “Óra” ha un qualcosa di diverso dentro sé. Ci sono preghiere e salmi in latino e l’importanza che hanno nella vita di Ferretti. La necessità della preghiera nel proprio vissuto. Illustrare questa pratica agli amici intorno ad esso, il quale, ha constatato, che il 90% di loro non prega e non ha intenzione di farlo. E allora con questo libricino dona la chiave della sua quotidianità. “Óra” è come entrare appieno nell’anima di Giovanni Lindo Ferretti. Nel presente, ma anche nel passato.

Il cantante scrive che in 40 anni di carriera artistica non ha ascoltato i suoi lavori, a prodotto finito, mai una volta. Dopo quattro lustri s’imbarca in tale operazione e si rende conto di come il suo modo di cantare, fin dagli esordi con i CCCP (quando la sua visione del mondo apparteneva ad un Ferretti di un altro universo rispetto a quello odierno), abbia in qualche modo a che fare con le forme e i modi della preghiera. Individua certi brani con queste caratteristiche, certi più dichiarati altri meno, e porge il suo sguardo al lettore.

Sembra quasi che voglia dire come il tutto sia così evidente, come lo sia sempre stato.

Che ciò che deve accadere, accade.

“Óra” non diverso dagli altri libri che Ferretti ha pubblicato in passato, lo stile e il taglio narrativo sono sempre gli stessi. Eppure, rispetto ad altre letture, il modo in cui si mostra al suo pubblico ha un sapore diverso dal solito, o perlomeno questo è l’effetto che mi ha sortito. A partire dal ricordo del suo incontro con Dario Parisini (chitarrista storico della band Disciplinatha e amico di Ferretti, morto di cancro nel giugno dell’anno scorso) a quello del rosario recitato con la madre anziana e malata di Alzheimer, tutte queste sono istantanee nitide, forti dove non si fa mai del pietismo atto a consolare o a rendere meno dolce il ricordo. “Óra” è il ritratto di un uomo che ha cercato la coerenza nel suo vissuto personale e dove c’è stato un sacrificio da compiere lo ha fatto senza guardarsi indietro. Testimonianze di un quotidiano che potrebbe apparire anacronistico, linfa vitale di uno dei più grandi artisti che la storia della nostra musica abbia mai avuto, nonostante lui nel sentire quest’affermazione non ne sarebbe così convinto.

Per tutti questi motivi, grazie Giovanni.

Ora. Difendi, conserva, prega Book Cover Ora. Difendi, conserva, prega
I libri della salamandra
Giovanni Lindo Ferretti
Pensieri, narrativa
Compagnia Editoriale Aliberti
2022
128 p., Ill, brossura