Misteri di provincia
Di Laura Vargiu
Per chi abbia già avuto occasione di leggerla, quella di Franco Porchetti si conferma una bella prosa curata e di alta qualità che è sempre molto piacevole ritrovare.
Anche nel romanzo Misteri in Valnerina, pubblicato nel 2022 da Atlas Books, lo stile narrativo dell’autore, ricco di brio e vivissimo senso dell’umorismo, non manca di offrire una lettura particolarmente coinvolgente e apprezzabile sotto diversi aspetti.
Dopo l’America di fine anni Quaranta che aveva fatto da sfondo alle vicende narrate in precedenti romanzi come il noir Black Angel e il thriller Windy City, entrambi editi dalla 0111 tra il 2020 e il 2021, la penna di questo scrittore umbro di grande talento ci riporta in Italia per seguire, nella Valle del fiume Nera di cinque decenni fa, una nuova avventurosa indagine di un detective nostrano degno di nota.
“Un maggiolone cabrio a fiori è l’auto a bordo della quale vedo arrivare la mia potenziale cliente. Esiste qualcosa di più ridondante di una siffatta vettura guidata da una hippie di nome Margherita?
Finisco di bere la mia vodka ghiacciata mentre lei si aggira per il mesto locale avvolta in un pareo più trasparente di un acquario.”
Max Castellani, già protagonista di precedenti titoli gialli di Porchetti, è la voce narrante indiscussa, e tutt’altro che noiosa, di una storia pregna di mistero che, sin dall’incipit, si preannuncia piuttosto insolita e movimentata. Battuta pronta, modi spicci e assenza d’inutili scrupoli, più naturalmente la giusta dose di scaltrezza, l’investigatore privato rivela ben presto tutta la propria abilità professionale, mentre la trama entra nel vivo seguendo la scomparsa di un giovane di cui è pervenuto all’improvviso un dito mozzato.
Tra figli dei fiori che hanno preso dimora in una comune, magnati dell’industria, rapitori e tombaroli, nonché immancabili figure femminili disinibite e travolgenti, la scrittura dell’autore procede spedita senza sbavature, non rinunciando qua e là a rivolgersi in modo diretto al lettore con cui sembra così crearsi quasi un rapporto di complicità.
La Valnerina, inoltre, con i suoi meravigliosi paesaggi naturali, le sue genti e leggende, si rivela in queste pagine terra d’ambientazione estremamente affascinante e ricca di per se stessa di profondo mistero.
“La strada che attraversa la Valnerina corre parallela al fiume copiandone fedelmente il tracciato sinuoso. Dietro ogni curva, si scopre un paesaggio diverso: minuscoli paesi abbarbicati su costoni montani si alternano a zone di bosco fitto e maestoso. Sembra di avanzare alla cieca, senza sapere che ci riserverà il prossimo tornante.”
Nel complesso, una narrazione molto ben costruita e dal ritmo incalzante che, dove occorre, riesce a strappare più di un sorriso, se non addirittura sonore risate che nulla tolgono, tuttavia, al pathos dell’opera. Più che riusciti pure i personaggi, a partire proprio da quello di Max Castellani che, infine, non soltanto concluderà con successo l’indagine affidatagli all’inizio, ma riuscirà a risolvere persino un vecchio caso che darà alla storia un epilogo davvero a sorpresa.
Nato a Terni nel 1951 e residente in un’altro centro della medesima provincia, Franco Porchetti si è occupato in passato di promozione turistica per la Regione Umbria e di produzione discografica per la Emi e la Sony Italia. Tra racconti e romanzi, numerosi sono i testi che la sua penna prolifica ha dato finora alla luce, tra i quali i due citati sopra; il lavoro più recente, uscito lo scorso autunno sempre con Atlas Books, s’intitola In fondo al lago di Piediluco.
Uno scrittore più che meritevole d’attenzione che, come alcuni grandi nomi letterari del Novecento o anche contemporanei, ritrae con passione la provincia italiana, apparentemente quieta e sonnacchiosa ma, in realtà, fin troppo esuberante e piena di misteri.
Narrativa
Atlas Books
2022
184 p.,