Charlotte Perkins Gilma e la letteratura che diventa lotta
Di Geraldine Meyer
Esce per Lorenzo de’ Medici Press La Carta da parati gialla e altri racconti, di Charlotte Perkins Gilman con la traduzione di Kristi Veseli. Piccolo e delizioso libro di una autrice poco nota ma di grande interesse e importanza, esponente tra le maggiori del movimento di emancipazione femminile nell’America della fine dell’ottocento, inizi novecento. Il suo impegno, come donna e come scrittrice la vide, non solo al fianco delle suffragette ma anche in prima linea per la lotta contro le leggi raziali. Autrice di saggi e articoli scrisse qualcosa come oltre 190 racconti tra cui il più famoso sicuramente quello che da il titolo a questa raccolta che ne contiene alcuni tradotti in italiano per la prima volta. Un libro, insomma, che è l’occasione per avvicinarsi a questa scrittrice e al suo stile e mondo.
Sono questi, racconti nei quali veniamo condotti in un percorso letterario in cui ironia, surreale e grottesco fanno emergere la realtà femminile più di quanto avrebbe potuto fare un più “oggettivo” realismo. Di cui, per altro, i racconti non mancano di certo.
Il racconto che da il titolo a tutta la raccolta è sicuramente quello in cui maggiormente risaltano le gabbie, gli stigmi e le varie lettere scarlatte con cui la vita delle donne veniva limitata, subordinata e sostanzialmente violentata. Impedite nel lavoro, ferite e offese nelle sensibilità esasperate che venivano spesso psichiatrizzate, le donne della Gilman qui descritte non sono frutto della fantasia della scrittrice ma quasi certamente la trasposizione su carta di vite e storie reali.
Una casa isolata con una carta da parati che prende vita, un’avventura in treno, la struggente e terribile storia di una donna che, per salvare un intero villaggio da un’inondazione, non esita a sacrificare la vita della figlia, la donna che si trova e desiderare di vivere come un uomo, ci riesce, acquisendo quasi poteri da strega. Queste, e altre, le storie che diventano una sorta di cartina geografica di una condizione, quella delle donne, intollerabile, soffocante e inaccettabile. Tutto un mondo, una cultura, che la Gilman tratteggia con la postura etica di chi sa quanto possa essere deflagrante il potere della parola e della letteratura, con quei suoi margini di libertà che ne rendono assai difficile il controllo. La letteratura deborda come debordano questi racconti che, sotto una apparente leggerezza, travolgono e scardinano tutto un sistema di valori e pregiudizi, individuali, familiari e culturali.
Un piccolo gioiello, uno scrigno di forza creativa e di profezia, nel senso di capacità di leggere i segni dei tempi, un “manuale” di cosa significhi abitare le parole in modi nuovi dando alle parole stesse forza generatrice.
racconti
Lorenzo de' Medici Press
2024
89 p., brossura