SESSO E CORAGGIO CONTRO IL REGIME PORTOGHESE
di Federico Migliorati
Un romanzo di formazione, ma anche uno sguardo lucido su uno dei periodi più tragici vissuti dal continente europeo, quello della dittatura portoghese terminata giusto mezzo secolo fa con la rivoluzione dei garofani e il ripristino della libertà e della democrazia. Già chef di professione, lettore attento e appassionato, fondatore insieme con Roberto Maggiani del sito LaRecherche.it (evidente l’omaggio a Marcel Proust) e della piccola, ma attivissima casa editrice “Il ramo e la foglia”, Giuliano Brenna saggia con quest’opera le sue doti letterarie offrendo una prova convincente sia sotto l’aspetto della caratterizzazione dei personaggi sia per quanto concerne più segnatamente l’intreccio narrativo. Al centro del palcoscenico della storia è Mattia Rosenberg, figlio di una coppia mista lusitano-francese che non avrà modo di conoscere il padre, fuggito in Francia forse perché spia al soldo della resistenza antifranchista quando egli era ancora nel grembo materno. Sarà così la madre a farsi carico della sua crescita: donna attenta, ma sognatrice, che non rinuncia a fatiche e sofferenze per garantire al piccolo una vita accettabile, subendo al contempo l’onta di un tempo difficile e cupo. Mattia dovrà affrontare infanzia e adolescenza in un contesto compromesso dal regime in cui desideri e ideali cozzano contro l’opprimente cappa di conformismi, divieti, restrizioni, impedimenti. La morte della madre lo priverà quasi completamente di ogni apporto affettivo familiare, se si esclude una coppia di zii premurosi ma distaccati: così si troverà a sperimentare, tra colpe autoinflitte, riscatti da cogliere e una redenzione da ricercare, un nuovo mondo. Il sesso, con gli incontri occasionali nei parchi e vani tentativi di trovare una sorta di accomodamento sentimentale, sarà il grimaldello che consentirà a lui ed agli altri coprotagonisti del romanzo di scardinare quel velo di moralismo che ha ammorbato l’intero periodo del regime. Militari della Pide (la famigerata polizia politica della dittatura) costretti a castrare le proprie pulsioni omoerotiche e con i quali Mattia verrà a contatto: saranno loro stessi avanguardie di novità e di un nuovo sguardo al futuro, nonostante i drammi consumatisi. In special modo emerge la figura del Capitano Green, figura ieratica e scostante, dalle molteplici sfaccettature, personaggio chiave e di svolta. Passo dopo passo Mattia è osservato nel suo percorso esistenziale, acquisisce una decisa maturità sapendo far tesoro di mancanze e di assenze, di errori e di deviazioni, di cadute e di risalite in un viaggio dentro sé stesso. Capirà di non avere responsabilità nei drammi vissuti dalla propria famiglia e del valore di testimonianza che ogni vita può fornire agli altri, nonostante tutto. Brenna conduce il lettore nella Lisbona più profonda, bella e dannata, con una lingua attenta all’essenziale e altresì ricca di poesia in cui tutto si tiene nell’intrico della storia di una vita in grado di sconfiggere le avversità.
Romanzo
Il ramo e la foglia
2024
258 p., brossura