Nasco a Molfetta il 2 giugno del 1973. Attualmente vivo a Martina Franca. Dopo il liceo classico, mi iscrivo alla facoltà di Giurisprudenza a Pisa, dove entro in contatto con gruppi universitari di poesia e scrittura. Nella vita mi occupo da circa 20 anni di management nel settore medico e odontoiatrico. Sono presente in diverse Antologie poetiche. In uscita la mia raccolta poetica di esordio con Bertoni editore.

Poesie di Simona Volpe

Essenze

E restano gli albumi divisi dai tuorli

i vestiti sulla sedia

e le parole a mezza bocca

mentre abbandoni il palco.

Restano le bucce dei mandarini

l’aria asprodolce nei polmoni

e quel profumo a metà

tra la pelle e i tulipani.

Restano le ali dismesse

appese alla gruccia nell’armadio,

i fermagli tra i capelli

e uno chignon da sposa;

I buchi nella cinta

e quelli alle orecchie,

i salvadanai rotti

da un sogno resiliente.

Resta l’arsura di un’estate spaccona e quel tramonto

che muore insieme a te

tra le ginestre alte.

E restiamo noi

particelle in controluce

con un foglio tra le mani

e una carezza scalza che sorride.


Notturna

Sei il colore fuori dai bordi

l’ultima parola

la corda tesa

che tiene a terra

un volo in mongolfiera.

La striscia di lumaca

sulla foglia del cavolo nell’orto

e fondo d’olio evo

nella bottiglia scura

Sei serratura antica

chiavistello seducente

e conchiglia frantumata

che si fa terra promessa

E sei me

nei miei giorni di luna piena

nelle scie di barche assonnate

che escono alla sera

nei riflessi che intrecciano

il tuo vento al mio.


Malamore

Straniero è l’Amore

per chi non sfida

i vicoli del cuore

bui

analfabeti

impervi labirinti

dalle impraticabili pieghe..

Gli afflati sfiniti

da vortici passati

restano alla catena

e il sentire, per loro,

è canto sordo

richiamo ovattato

di sirene sbagliate

che raccontano

fiabe proibite.

Senza il coraggio

con le sue serpi

Medusa vince:

pietrifica le caviglie ai sogni

in una notte infinita

chiamata attesa..

e mentre il sole si spoglia di luce

solo il cielo, ancora

arrossisce per noi.


Ali 

Ti distinguo

nel traffico dei miei pensieri.

Ti porto con me

silenziosa crisalide di albume

silente pazienza

sacrosanta paura.

Sei lì

demone dell’anima

li, che mi guardi

e non comprendi.

Ti agiti e fuggi

arruffato nei capelli

attorcigliato nella mente

spettinato nelle sopracciglia.

Ti credo mio

sottosopra

sottopelle

sottovoce.

Il bandolo si perde

e inesorabile

riporta a te ogni fiato..

trafficante di emozioni

instancabile risacca

mare in tempesta.


Solo..

E’ Solo un intreccio

di pensieri rampicanti

e ipnotici violìni

nelle gole profonde

di calcarea e anima.

È Solo un polverone

di scintille sparse,

scie lattiginose

nel manto infinito

di schiene sulla sabbia.

È Solo una rete

di mani senza volto,

di odori dell’infanzia

che legano i sensi

mentre le cicale mangiano i silenzi.

E’ Solo entropia

di soffioni d’argento

che scoppiano in un afflato

di desideri imbottigliati

nel traffico delle correnti.

E’ Solo un battito di tamburelli

di salti pizzicati su zampe di ragno

di gonne roteanti che stordiscono

di capelli corvini asciugati al sole

e notti impigliate tra le gambe.

È Solo Tempo

Senso denso

Strade annodate.