Luca Morettini Paracucchi, nato il 24 febbraio 1988. Lucchese da tutta la vita, Viterbese da qualche tempo. Ho una passione molto forte per ciò che riguarda il cinema, la letteratura, la musica, il mondo dei fumetti e dell'arte in generale. Tra le mie passioni hanno un posto di rilievo il mondo del punk e certi aspetti della cultura cosidetta nerd. Scrivo da quando avevo otto anni, recentemente ho ripreso dopo un periodo di stop. Spero sia la volta buona

Stefano Gilardino è la dimostrazione di come una passione possa abbracciare un’intera esistenza e portare a risultati veramente belli. Già autore degli splendidi “100 dischi ideali per capire il punk” (2006, Ed. Riuniti) e “La storia del punk” (2017, Hoepli), torna, in collaborazione con il fratello Fabrizio, a parlare di questo suo grande amore e per l’occasione si concentra sulla nostra scena punk che vide la luce in netto ritardo rispetto al resto d’Europa. Il sottotitolo “1979-1981” parla chiaro: sotto i raggi x passano tutto un elenco di band che comprende nomi conosciuti ed altri di autentica nicchia, accomunati tutti dal fatto di essere stati protagonisti ed artefici della prima ondata di punk e new wave italiana, non importa se per il tempo di un giorno, di un 45 giri, un solo LP o per un’eternità di gloria (molto spesso postuma).
Tuttavia “Il Quaderno Punk” non è un classico libro su questo genere, anzi, non potrebbe essere più distante a riguardo. Si tratta della pubblicazione, fedele in tutto e per tutto, di un vecchio diario compilato da Stefano e Fabrizio tra la fine dei ’70 e l’inizio degli ’80 dove sono riportate, con cura, bella calligrafia e una precisione certosina, date, note biografiche e discografiche, fotografie, lineup, ritagli di giornale, ma soprattutto decine e decine di nomi, i più dei quali esistono solo perché sono scritti su quei fogli visto che non esistono registrazioni di nessun tipo di materiale audio o video che sia. E’ una cronaca dettagliata e precisa di un’intera scena musicale che sta sbocciando, il cui vero inchiostro con cui è stata scritta è la passione.
Non ci sono opinioni, non ci sono giudizi, solo un lungo elenco di situazioni ed è per questo che “Il Quaderno Punk” è un libro da avere assolutamente: svolge la stessa funzione che svolgerebbero le cartoline dei nostri nonni, i diari segreti dei nostri genitori o la lista della spesa di Michelangelo. Non cattura un fatto o un avvenimento storico in particolare, cattura direttamente l’atmosfera. In tutti quei nomi di band da ogni parte d’Italia si può leggere la frenesia, la voglia di esserci, la necessità di dire qualcosa, l’energia e la ribellione, tutti aggettivi che descrivono perfettamente cosa voglia dire la parola punk. E’ la genesi di una scena musicale fin troppo bistrattata e sconosciuta ai più. Semplicemente la storia riportata su un quaderno a righe.
Per rendere il tutto ancora più appetibile il libro non solo è corredato di cinque recenti interviste ad alcuni membri dei Dirty Actions, Clito, Jumpers/198X, No Submission/Wax Heroes e Confusional Quartet, ma con esso è allegato un cd di 21 brani contente delle vere e proprie perle, alcune delle quali totalmente inedite e dove possiamo trovare i nomi più disparati; dagli Skiantos ai Windopen, dagli HCN ai Rats passando per gli Stupid Set, HitlerSS e Neon. Nomi che susciteranno qualche sussulto solo nei cultori più accaniti del punk italiano e che avrebbero tutti meritato più considerazione a dispetto di una grandissima eredità che ci hanno lasciato. Insomma, consigliato e da consigliare, o per meglio dire, da tramandare.

Quaderno punk Book Cover Quaderno punk
Stefano e Fabrizio Gilardino
Musica
Goodfellas
2018
108